DI LICIA DENTI
Oltre agli esiti nella sfera fisica e cognitiva, l’ictus cerebrale può avere conseguenze anche sulla sfera emotiva. Il disagio emotivo post-ictus nei pazienti ha un impatto importante sul futuro del paziente, essendo correlato con la scarsa aderenza alle cure, recupero più lento, mortalità più elevata e aumento del carico assistenziale. Le manifestazioni più frequenti del disagio emotivo appartengono a tre patologie:
DI GIULIANA NICO
“Era la normalità di tutte le cose che avevano preceduto il fatto, a impedirmi di credere veramente che fosse accaduto, a impedirmi di assorbirlo. Di incorporarlo, di superarlo. Oggi riconosco che non c’era nulla di straordinario in questo: davanti ad un disastro improvviso, tutti noi finiamo per notare com’erano irrilevanti le circostanze in cui è successo l’impensabile, il terso cielo blu da cui è caduto l’aereo, un giro in macchina che è finito in un fosso tra le fiamme, le altalene dove, come sempre, giocavano i bambini quando il serpente a sonagli è sbucato dall’edera” (J. Dion, 2006, pag. 8). Questo è uno dei primi pensieri con cui inizia il libro di Joan Dion, L’anno del pensiero magico, scritto qualche anno dopo che suo marito ebbe un improvviso infarto, mentre stavano facendo colazione.
Quando qualcuno che amiamo si ammala gravemente, si entra in uno stato di emergenza che sconvolge la vita. Non sono solo i comportamenti a cambiare: è come se in nostra assenza si fosse attivato un meccanismo scambiatore che fa deviare il nostro treno su un percorso completamente differente, a metà tra la magia dell’illusione, l’attivazione dell’emergenza e la verità del dolore che fatichiamo ad accettare. […].