L’ictus si può prevenire nell’80% dei casi, seguendo alcune semplici norme di vita sana e identificando i fattori di rischio
Il mese di aprile è dedicato alla divulgazione ancora maggiore dei comportamenti da adottare per prevenire l’ictus. Questa malattia infatti si può prevenire in oltre 3 casi su 4, facendo attenzione all’alimentazione e a ridurre drasticamente stili di vita non corretti. Come comportarsi? Oltre a controllare periodicamente la pressione arteriosa, la fibrillazione atriale, i valori di glicemia e colesterolemia, bisogna in generale:
- astenersi dal fumo;
- non eccedere con il consumo di alcolici;
- seguire la dieta mediterranea (ridurre il sale nei cibi ed evitare una dieta eccessivamente ricca di grassi di origine animale come i derivati del latte, carni grasse, salumi);
- fare regolare attività fisica (è sufficiente praticare abitualmente un moderato esercizio fisico, come camminare, fare le scale, ballare, andare in bicicletta o in piscina: attività praticabili a tutte le età).
Un’alimentazione corretta e un’attività fisica costante permettono di mantenere anche un adeguato peso corporeo. Anche l’obesità è infatti un fattore di rischio per ictus.
Fra i giovani, in particolare fra le donne, chi soffrisse di emicrania dovrebbe evitare di fumare e di assumere la pillola estroprogestinica, poiché, in questo modo, ridurrebbe significativamente il rischio di ictus cerebrale.
Chi ha già avuto un ictus cerebrale deve :
- almeno 2 volte l’anno effettuare le visite di controllo programmate sia dal neurologo che da altri specialisti, come ad esempio il cardiologo,
- deve eseguire gli esami strumentali di controllo che gli vengono richiesti, quali ad esempio: l’Ecocolordoppler dei vasi del collo, il Doppler Transcranico, l’Ecocardiogramma