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LO NOSTRE NEWS

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18/Feb/2025

È in corso di realizzazione il Progetto A.M.A., un programma di incontri di Auto-Mutuo Aiuto dedicato ai caregivers di pazienti con esiti di ictus cerebrale.

L’iniziativa, promossa da ALICe Parma e finanziata dalla Fondazione Cariparma, prevede una serie di incontri tra i caregivers e alcuni facilitatori. Gli psicologi chiamati a ricoprire questo ruolo verranno formati grazie a un corso di formazione al ruolo di moderatore realizzato dal professor Peter Schulz, consulente esperto e direttore dell’Istituto della Comunicazione sulla Salute dell’Università di Lugano.

Invitiamo pertanto i caregivers di pazienti con esiti di ictus cerebrale che sono interessati al progetto di contattarci via mail, all’indirizzo alice.parma@virgilio.it, o al numero 0521 270101, in modo tale da ricevere ulteriori informazioni e fornire spunti e riflessioni affinché l’iniziativa sia il più possibile adeguata ai vostri bisogni e alle vostre necessità.


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30/Gen/2025

Sostieni A.L.I.Ce Parma con il tuo 5 per Mille: il nostro Codice Fiscale è il 92150920343.

Grazie a questo semplice gesto puoi aiutare l’Associazione a diffondere la cultura della prevenzione e rendere sempre più efficace la nostra lotta contro l’ictus cerebrale.

Di seguito una bozza del modulo IRPEF, come esempio per destinare il tuo 5 per mille alla Onlus.


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25/Nov/2024

Gli esiti dell’ictus cerebrale: l’educazione del caregiver“: un progetto innovativo per la formazione e il supporto dei caregivers.

L’iniziativa, finanziata dalla Fondazione Cariparma nell’abito del Bando 2023 e realizzata con la collaborazione dell’agenzia di comunicazione Edicta, ha come obiettivo quello di realizzare un corso di educazione sanitaria attraverso il quale i caregivers di pazienti con esiti di ictus cerebrale possono imparare a gestire al meglio le problematiche della vita quotidiana.

Il corso è composto da 5 moduli in cui vengono affrontate diverse tematiche secondo un programma che prevede, dopo un modulo introduttivo sugli aspetti clinici dell’ictus, una serie di interventi su come il caregiver può gestire gli esiti a livello delle principali dimensioni: fisica, cognitiva, emozionale e funzionale.

Per permettere a chiunque di accedere ai contenuti offerti, abbiamo deciso di pubblicare il corso sia in formato cartaceo, tramite la distribuzione dei un volume che racchiude i testi redatti dagli specialisti coinvolti nell’iniziativa, sia in formato PDF, accessibile attraverso la piattaforma online, dove sono presenti anche alcuni filmati che rendono gli argomenti del corso maggiormente accessibili.

Per i contenuti del corso: https://aliceparma.org/leducazione-del-caregiver/


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03/Apr/2024

L’ictus si può prevenire nell’80% dei casi, seguendo alcune semplici norme di vita sana e identificando i fattori di rischio.

Come comportarsi? Oltre a controllare periodicamente la pressione arteriosa, la fibrillazione atriale, i valori di glicemia e colesterolemia, bisogna in generale:

  • astenersi dal fumo;
  • non eccedere con il consumo di alcolici;
  • seguire la dieta mediterranea (ridurre il sale nei cibi ed evitare una dieta eccessivamente ricca di grassi di origine animale come i derivati del latte, carni grasse, salumi);
  • fare regolare attività fisica (è sufficiente praticare abitualmente un moderato esercizio fisico, come camminare, fare le scale, ballare, andare in bicicletta o in piscina: attività praticabili a tutte le età).

L’ictus si può prevenire nell’80% dei casi, seguendo alcune semplici norme di vita sana e identificando i fattori di rischio.

Un’alimentazione corretta e un’attività fisica costante permettono di mantenere anche un adeguato peso corporeo. Anche l’obesità è infatti un fattore di rischio per ictus.
Fra i giovani, in particolare fra le donne, chi soffrisse di emicrania dovrebbe evitare di fumare e di assumere la pillola estroprogestinica, poiché, in questo modo, ridurrebbe significativamente il rischio di ictus cerebrale.
Chi ha già avuto un ictus cerebrale deve :

  • almeno 2 volte l’anno effettuare le visite di controllo programmate sia dal neurologo che da altri specialisti, come ad esempio il cardiologo,
  • deve eseguire gli esami strumentali di controllo che gli vengono richiesti, quali ad esempio: l’Ecocolordoppler dei vasi del collo, il Doppler Transcranico, l’Ecocardiogramma.

 


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